Il grido | Recensione di Filippo Sacchi
Invito alla censura: non strozzare Il Grido di Antonioni
Invito alla censura: non strozzare Il Grido di Antonioni
Nel 1964 Pier Paolo Pasolini scelse le dune gialle di Cutro per rifare la Gerico del Vangelo secondo Matteo
Ho avuto stamane una lettera senza firma. L’anonimo si duole che all’omaggio a Charlie Chaplin, alla Fenice di Venezia, la sera del 3 settembre scorso, non fossero presenti molti registi e autori italiani.
Stéphane e Maxime sono liutai, amici dai tempi del conservatorio e ora soci. Tanto è estroverso e brillante Maxime, quanto introverso e cupo Stéphane. Maxime vive una bella storia d’amore con la giovane e affascinante violinista Camille.
Il film conferma la tendenza di Roman Polanski a concepire il cinema come arte delle emozioni immediate e superficiali: stupore, terrore, commozione.
Royal Tenenbaum si è sposato e ha avuto tre figli “geni”: Chas, Richie e Margot, cresciuti con la madre Etheline. Royal, che si è sempre disinteressato dei tre figli, finge di essere gravemente malato per recuperare il tempo perduto. Scoperto l’inganno, Royal viene allontanato dalla famiglia.
Il film narra la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente.
Recensioni del film Sully, diretto da Clint Eastwood. Contributi di Roberto Escobar, Pier Maria Bocchi, Peter Debruge
Marco Bellocchio ripercorre il suo mezzo secolo di attività attraverso un racconto al tempo stesso intimo e ‘politico’, privatissimo e profondamente intrecciato ai passaggi d’epoca che hanno segnato la storia più recente del nostro paese.
Attraverso un resoconto che mescola la narrazione del romanzo con documenti televisivi originali dell’epoca, il Marco Bellocchio rievoca il dramma umano dello statista Aldo Moro e il dubbio che si era fatto strada in Chiara, una delle brigatiste.
Il traditore è un film del 2019 diretto da Marco Bellocchio. La pellicola narra le vicende di Tommaso Buscetta, mafioso e successivamente collaboratore di giustizia, membro di Cosa nostra.
L’agente 007 James Bond, ormai ritirato dal servizio dopo la cattura di Franz Oberhauser, viva un’esistenza tranquilla in Giamaica, lontano dalle avventure e dai pericoli
Recensioni italiane del film Larry Flynt – Oltre lo scandalo, diretto da Milos Forman. Contributi di Alessandra Levantesi, Tullio Kezich, Emanuela Martini, Irene Bignardi, Alberto Crespi, Roberto Silvestri, Roberto Escobar, Massimo Lastrucci
Recensioni italiane del film Boogie Nights, diretto da Paul Thomas Anderson. Contributi di Lietta Tornabuoni, Tullio Kezich, Emanuela Martini, Irene Bignardi, Michele Anselmi, Massimo Lastrucci, Franco Marineo
Recensioni italiane del film La dea dell’amore, diretto da Woody Allen. Contributi di Lietta Tornabuoni, Tullio Kezich, Emanuela Martini, Irene Bignardi, Paolo Mereghetti, Alberto Crespi, Antonello Catacchio, Roberto Escobar, Massimo Lusardi
Recensioni italiane del film Mystic River, diretto da Clint Eastwood. Contributi di Silvio Danese, Alfredo Boccioletti, Alessandra Levantesi, Roberto Nepoti, Emanuela Martini, Roberto Escobar
Recensioni italiane del film L’esercito delle 12 scimmie, diretto da Terry Gilliam. Contributi di Tullio Kezich, Irene Bignardi, Alberto Crespi, Roberto Silvestri, Paolo Mereghetti, Carlo Bizio, Piera Detassis, Gianni Canova, Roberto Escobar, Alfio Cantelli, Frédéric Strauss
Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo.
Recensione di Roberto Alonge per “Cinema Nuovo”. Sbatti il mostro in prima pagina è un film su un particolare tipo di giornale, il quotidiano “indipendente”, verso il quale il lettore medio è per forza di cose più sprovveduto, più disponibile alla manipolazione.
Recensione di Franco Alberto Gabriele e Giancarlo Guerra per “Cinema Nuovo”.
Recensione di Liborio Termine per “Cinema Nuovo”. Mi sono chiesto qual è la ragione per cui questo film mediocre, ovvio e prevedibile a ogni sequenza, che non delucida né innova contenuti e forme vecchie e risapute, ottenga un così stupefacente successo di pubblico.
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