
Pasolini and Homosexuality
Homosexuality in Pier Paolo Pasolini’s films
Il film di Pier Paolo Pasolini, Uccellacci e uccellini ha un impianto allegorico, o per meglio dire da parabola. Il regista stesso parla di una «operetta poetica nella lingua della prosa» (come intenzione) dalla struttura magica e malinconica di favola. In altri momenti definisce il suo racconto «ideo-comico»
Avendo fatto in questi giorni (a Zafferana, in Sicilia, c’era un’atmosfera da linciaggio) esperienza della folla, mi è stato naturale rispondere subito a una lettera, firmata da Massimo Baldini, che mi pone delle domande, appunto, sulla folla (argomento della sua tesi di laurea).
Who is in favour of abortion? No one evidently. One would have to be mad to be in favour of abortion. The problem is not to be for or against abortion but for or against its legalization.
Credo che ormai sarebbe ingenuo venire a raccontare Accattone al lettore. È da un anno che periodicamente l’Italia è costretta ad occuparsene. Il nostro è un Paese buffo. In nessun altro Paese normale un film come questo sarebbe diventato un affare di Stato.
Pier Paolo Pasolini is a versatile Italian poet, novelist, filmmaker, philologist, translator and critic. Born in Bologna in 1922, he has proved to be the most controversial figure in modern Italian art. His unrelenting attacks on bourgeois Italy and its institutions, together with his use of ‘obscene’ language and situations, have made him a target for reactionaries.
Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini affronta coraggiosamente e con novità, sul piano tematico e linguistico, le crisi di valori, di credenze, di sistemi ideologici, che sono caratteristiche del nostro tempo
Pier Paolo Pasolini’s article on the Church and the revolutionary value of advertising
Gennariello è un ipotetico ragazzo partenopeo a cui Pasolini si rivolge nella rubrica “La pedagogia” sul settimanale Il Mondo. In questi articoli Pasolini analizza i
Pasolini nel girare Accattone, metteva le mani in una ferita aperta nella pseudo-coscienza borghese, quella dell’esistenza di due Italie, una ufficiale, l’Italia da esportazione, onesta, né povera né ricca ma allegra e sincera, e un’Italia miserrima, in cui tutto, dalla lingua ai codici morali, era fermo ad un passato mai risolto di carognesca vitalità senza scampo.
Raccolta di estratti tratti da interviste e articoli in cui Pier Paolo Pasolini esprime opinioni sul cinema.
Accattone può essere visto anche, in laboratorio, come il prelievo di un modo di vita, cioè di una cultura. Se visto così, può essere un fenomeno interessante per un ricercatore, ma è un fenomeno tragico per chi ne è direttamente interessato: per esempio per me, che ne sono l’autore.
Gideon Bachmann had been on the set almost the entire time during the shooting of Salò, and while there he kept notes in the form of a diary describing Pasolini’s activities and their conversations. What follows are random pages from that diary.
Accattone lives as a work of narrow but intense vision—a film about viciousness and criminality that evokes compassion. Its style is neorealist: it was made on locations, not in studios, with nonprofessional performers. Sometimes this method makes merely vernacular films, but it gives Accattone a grainy, gripping authenticity.
Oswald Stack interviewed Pier Paolo Pasolini in Rome over a period of two weeks in 1968.
The circumstances accompanying the 1977 American release of Salo, or the 120 Days of Sodom were almost as unusual as those depicted in this, the final film of Italian director Pier Paolo Pasolini. Advance word in Film Comment, Film Quarterly and particularly The Village Voice indicated that Salo features extremes of sadism, violence and scatology then unheard of in a major picture, and the publicity mills were scarcely hampered by the fact that Pasolini himself had been brutally murdered on November 2, 1975 – nearly six months after his film’s completion.
Articolo commemorativo di Nazzareno D’Errico su Pier Paolo Pasolini «cristiano e marxista», apparso nel numero di novembre del 1976 del mensile illustrato «Historia»
Pasolini’s recent death, apparently stemming from an episode that might have figured in one of de Sade’s stories, brings to an end a career that deeply influenced Italian literature (he was also a poet and novelist), linguistic thought, and film.
The conversation took place in 1964 between Pasolini and the students and faculty of the Centro Sperimentale di Cinematografia—the Italian film-school in Rome
Piero Sanavìo intervista Pier Paolo Pasolini per la rivista ‘Il Dramma’, Settembre 1969
Che cosa è la Medea? È la rievocazione mitica, nostalgicamente ricomposta, del tempo della religione, cioè di «un rapporto di tipo religioso con la realtà, cioè considerare la realtà non naturale»