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“Basile, la pseudo ambasciatrice diventa star in tv perché equipara Hamas a israeliani e americani” (Laura Cesaretti, Giornale, 13.10).
“La meteora Basile che in tv trasforma le vittime in carnefici… Nei talk su Gaza Basile è in quota filo Hamas” (Stefano Cappellini, Repubblica, 13.10).
“Ostaggi di Basile” (Massimo Gramellini, Corriere della sera, 13.10).
“La mitomania di Elena Basile” ( rag. Claudio Cerasa, Foglio, 14.10).
“All’Apostolico manca solo di schierarsi con Hamas”, “Quel filo rosso che unisce progressisti, centri sociali e terroristi ” (Libero, 16.10).
“ ‘Ebrei italiani, nascondetevi’ ” (Libero, 17.10).
“I grillini votano per salvare Hamas” (Libero, 20.10).
“Vogliono cacciare gli ebrei da Roma” (Libero, 22.10).
Ripetono a pappagallo che Israele è l’unica democrazia mediorientale mentre sfilano ai funerali di un’ex democrazia europea.
1, 2, X.
“Questa guerra non si può pareggiare: o si vince una volta per tutte o si perde” (Daniele Capezzone, Libero, 17.10).
Dài che si arruola.
Kiev provincia di Tel Aviv.
“Siamo sicuri che la Russia sostenga, in un modo o nell’altro, le operazioni di Hamas in Israele” (Volodymyr Zelensky, Corriere della sera, 11.10).
“Il fronte unico tra Kyiv e Gerusalemme” (Foglio, 11.10).
“Putin e il veleno antisemita” (Andrea Romano, Repubblica, 13.10).
“Uniti per Kiev e Gerusalemme” (Gianni Vernetti, Repubblica, 16.10).
“Israele e Ucraina sono i fronti di una stessa guerra ” (Francesco Merlo, Repubblica, 19.10).
“L’accusa alla Russia di complicità con Hamas è una completa assurdità. La Russia non è coinvolta in alcun modo. Pura teoria del complotto” (Aleksandr Ben Zvi, ambasciatore israeliano a Mosca, 10.10).
I servi sbugiardati dal padrone.
Forza gregge.
“Dall’Ucraina a Gerusalemme l’Italia bipartisan di Meloni e Schlein” (Maurizio Molinari, Repubblica, 15.10).
Governo e “opposizione” che dicono tutti la stessa cosa e la grande stampa a ruota: Hamas ne sarà orgoglioso.
I veri problemi/1.
“Una nuova data per l’addio e 400 mila euro in ballo. Renzi-Calenda, saga infinita” (Repubblica, 20 e 21.10).
Ecco, fateci poi sapere.
L’educatore.
“Qui s’inserisce la piccola vicenda del ‘terzo polo’ che tante ironie ha sollevato: non meritate… Renzi dispone di mezzi limitati, tuttavia è palese il tentativo di ‘educare’ la destra” (Stefano Folli, Repubblica, 20.10).
Ci domandavamo giusto se esistesse ancora qualche pirla che crede nel “terzo polo”: esiste.
Le mani avanti.
“Intelligence Usa avverte l’Italia: ‘Rischio interferenze russe sul voto’ ” (Repubblica, 22.10).
I cosacchi già abbeverano i loro cavalli alle fontane di Monza, Trento e Foggia: comunque andrà, avrà stato Putin.
Assolto, dunque reo. “Apostolico e il caso del figlio. Il centrodestra: si dimetta” (Messaggero, 16.10).
“Tale madre, tale figlio. Altro scandalo per l’Apostolico” (Giornale, 16.10).
“Apostolico testimoniò contro la polizia. Ennesimo imbarazzo per la giudice” (Libero, 16.10).
Caso, scandalo e imbarazzo dipendono dal fatto che il figlio è stato assolto.
Assolti, dunque folli.
“Cestinata una valanga di denunce contro le follie di Conte e Speranza. Il Tribunale dei ministri ha archiviato migliaia di esposti sulla gestione Covid” (Verità, 15.10).
È la nuova frontiera del garantismo: se vieni scagionato, hai torto tu e ragione chi ti ha calunniato.
Nuovi esuli.
“Saviano condannato a una multa di mille euro per aver definito ‘bastarda’ Meloni: ‘Disprezzo il governo, lascio il Paese’” (Stampa, 13.10).
Io invece, con i miei 82 mila euro per aver dato troppe volte del “bullo” a R., lascio il pianeta.
Esclusi i presenti.
“Nessun governo può silenziare i giudici” (Giuliano Amato, Stampa, 17.10).
Tranne il governo Craxi, di cui Amato era il suo sottosegretario alla Presidenza.
Scemo chi scrive.
Il viaggio della Meloni in Mozambico e Congo: ‘Scriverò con l’Africa il Piano Mattei’” (Libero, 14.10).
L’Africa è già tutta lì che scrive.
Lui non capisce.
“L’incomprensibile fanatismo religioso” (Angelo Panebianco, Corriere della sera, 14.10).
Prova a vivere un paio d’ore a Gaza, poi vedi che diventa comprensibile.
Grasso che cola.
“Corona in tv, dobbiamo scandalizzarci per lui o per chi lo invita?” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 19.10).
Ma il problema non era chi invita Orsini e la Basile?
L’assolto condannato.
“Con Lucano è assolto il Sud” (Merlo, Repubblica, 12.10).
“Lucano riabilitato” (Stampa, 12.10).
“La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto Mimmo Lucano da tutte le imputazioni e liberato da tutte le imposizioni inventate per punirlo” (Furio Colombo, Repubblica, 15.10).
Veramente l’assolto è stato condannato a 1 anno e 6 mesi per falso in atto pubblico, assolto da altri capi di imputazione, prescritto per un altro falso e un abuso d’ufficio, improcedibile per una serie di truffe grazie alla legge Cartabia, varata nel corso del processo. Però dai, fa niente.
Robin Merlo.
“I giustizieri della Calabria Saudita, gli sceriffi di Sherwood” (Merlo sui pm e i giudici di primo grado del processo Lucano, Repubblica, 12.10).
Che poi sarebbe Nottingham, ma che sarà ma.
Il Fatto Quotidiano, 23 ottobre 2023