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Lesa Draghità – L’editoriale di Marco Travaglio [15/12/2023]

I tempi sono maturi per l’istituzione di un nuovo gravissimo delitto, punibile con ergastolo ostativo e 41-bis: la lesa Draghità
Mario Draghi: Lesa Draghità - L'editoriale di Marco Travaglio

di Marco Travaglio

Reato più, reato meno, dopo quelli di rave party, omicidio nautico, lesioni nautiche, abbandono scolastico, imbrattamento di edifici con vernice lavabile, istigazione all’accattonaggio, all’anoressia e alla violenza social, istigazione anche epistolare a proteste anche pacifiche in carceri o Cpr, occupazione di immobili (con esenzione per CasaPound), blocco stradale o ferroviario (con esenzione per i lollobrigidi), i tempi sono maturi per l’istituzione di un nuovo gravissimo delitto, punibile con ergastolo ostativo e 41-bis: la lesa Draghità. L’altro giorno la Meloni ne ha detta una giusta: il governo Draghi non era granché: tante photo-opportunity con i leader europei, tipo quella sul treno per Kiev con Scholz e Macron, e pochi risultati, peraltro pessimi (schiforma Cartabia, flop del price cap su gas e petrolio russi, armi a Kiev con i risultati a tutti noti, soliti rinvii su catasto e balneari): tant’è che se ne accorse pure lui, tentò la fuga al Quirinale e fu respinto con perdite. Ma il potere mefistofelico del Superbanchiere s’è fatto subito sentire. E la premier, come sempre quando ne azzecca una (vedi il Mes e gli extraprofitti bancari), s’è rimangiata tutto: “Non ce l’avevo con Draghi, ma col Pd” (mai fotografato con Scholz e Macron). Ma non è bastato: chi commette un reato mica può farla franca smentendolo o scusandosi.

Infatti, con tutto quel che accade in Italia e nel mondo, Repubblica ha aperto sull’orrendo delitto: “Meloni, attacco a Draghi. La premier contro lo statista che l’Europa rimpiange”. Testuale. Strano che l’unica leader di opposizione a Draghi lo attacchi. Ma Rep va capita: sette mesi prima delle elezioni europee, ha già deciso che sarà Lui a presiedere la nuova Commissione. Sambuca Molinari va in giro a torchiare politici (la povera Elly) che tardano ad arruolarsi nella compagnia dei Dragon Ball (per ora composta dal solo Sambuca). Il fatto che l’interessato si sia subito detto disinteressato non rileva. Dev’essere Draghi e sarà Draghi, con tanto di Agenda Draghi, malgrado le ricerche di archeologi e speleologi non l’abbiano rinvenuta: è come l’agenda rossa di Borsellino, che però almeno esisteva. Francesco Bei, su Rep, lacrima come una vite tagliata per questa “Italia immemore” che ha già dimenticato l’“uomo che ha salvato l’euro (e la Nazione, come si usa dire oggi), ha vaccinato milioni di cittadini…, ha scritto in poche settimane il Pnrr”. Ma vorremmo rassicurarlo: noi ricordiamo perfettamente l’Uomo che, camuffato da migliaia di medici e infermieri, vaccinava milioni di italiani con la sola imposizione delle mani, occupate a scrivere di Suo pugno le 337 pagine del Pnrr. Non sia mai che, in questa Italia immemore, i primi indagati per lesa Draghità fossimo proprio noi.

Il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2023

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