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Horror Grillo Show – L’editoriale di Marco Travaglio [15/11/2023]

Nell’editoriale di oggi, 15 novembre 2023, Marco Travaglio discute l’apparizione di Beppe Grillo a Che Tempo Che Fa, il programma televisivo condotto da Fabio Fazio.
Grillo da Fazio a Che Tempo Che Fa - Novembre 2023

Nell’editoriale di oggi, 15 novembre 2023, Marco Travaglio discute l’apparizione di Beppe Grillo a Che Tempo Che Fa, il programma televisivo condotto da Fabio Fazio. Travaglio critica l’indignazione generale per l’invito a Grillo, sottolineando che molte altre figure controverse sono state ospitate in passato. Sottolinea anche il successo di Grillo nel campo della politica, nonostante le critiche. Infine, sostiene che l’agenda politica italiana è ancora fortemente influenzata dalle idee del movimento 5 Stelle di Grillo.

di Marco Travaglio

Orrore, scandalo, indignazione: Fazio ha invitato Grillo a parlare e Grillo ha parlato, ma è un comico al tramonto che non fa più ridere, ha bestemmiato santa Giulia Bongiorno, ha detto di aver fallito e peggiorato l’Italia, ma “Fazio non gli ha chiesto le scuse” (Messina), “un’ora di comizio di autoassoluzione, di banalità spacciata come show, un goffo tentativo di ridare cittadinanza mediale a un signore che con gli sberleffi, la furia giustizialista, l’imbroglio politico mascherato da millenarismo pop ha recato al Paese danni enormi: un favore al governo” (Grasso), “la tragedia di un uomo ridicolo” (Giannini), “la tragedia di un uomo dimenticato” (Ellekappa) , “un Berlusconi che non ce l’ha fatta” (Bottura, cioè un Grillo che non ce l’ha fatta), “ ” (Casaleggio jr.), “Beppe Grillo chi?” (Foglio), “trasforma il dolore della mia assistita e prova a mettere pressione al Tribunale” (Bongiorno, gelosa di chi vuole rubarle il mestiere), “non l’ho visto ma è stato molto sgradevole” (Saraceno), “mi stupisco che Fazio inviti un simile personaggio” (Elsa Fornero).

Noi naturalmente partecipiamo all’orrore, allo scandalo e all’indignazione delle meglio firme del bigoncio: in un Paese dove le tv si sono contese per anni Previti, Dell’Utri, Contrada, Riina jr., Scattone e Ferraro, fanno campagne per Rosa e Olindo, ospitano stabilmente Mancini, Mori, Fabrizio Corona e non hanno ancora finito di leccare la bara di B., quel Grillo stona un bel po’. Il fatto poi che non faccia ridere i migliori esperti di tv non deve stupire: sono così esperti di tv e disabituati alla satira, all’ironia e al paradosso, che non capiscono le battute. Infatti, dopo aver detto che era tutto un delirio, ne hanno prese molto sul serio due: quella su se stesso che ha fallito e rovinato l’Italia e quella su Conte che non si capiva quando parlava e poi è migliorato. “Hai visto, l’ha detto anche lui, quindi è vero”. Grillo è talmente fallito come mattatore che ha regalato al Nove il record di ascolti e ne parlano tutti. E il suo progetto politico è talmente fallito che i 5Stelle, creati nel 2009 senza un soldo e con tutti contro, sono da 14 anni sul podio dei primi tre partiti, hanno vinto due elezioni e guidato due governi, poi Draghi (sciaguratamente cofondato da Grillo) e Meloni hanno passato il loro tempo a demolire ciò che avevano fatto di buono i governi Conte in tre anni (molto più della destra e della sinistra in 20): Rdc, dl Dignità, Spazzacorrotti, bloccaprescrizione, Superbonus, Pnrr (col salario minimo), taglio dei vitalizi, cashback, piano green, via della Seta, politica estera multipolare ecc.. E tuttora l’agenda politica è monopolizzata al 90% dalle idee dei 5Stelle: o per cancellarle o per rubarle. Un fallimento da crepare d’invidia.

Il Fatto Quotidiano, 15 novembre 2023

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