IL SOGNO DELLA FARFALLA (1994) – Recensione di Paolo Taggi [Segnocinema]
di Paolo Taggi A quattordici anni un ragazzo decide di scegliere il silenzio. Da quel momento può fare a meno delle proprie parole e comunica
di Paolo Taggi A quattordici anni un ragazzo decide di scegliere il silenzio. Da quel momento può fare a meno delle proprie parole e comunica
‘C’era una volta in America’ e altri ricordi. Il sentimento del passato e degli errori compiuti, il senso del tradimento e del rimorso nel capo d’opera di Sergio Leone. Saggio critico di Morando Morandini
Nel film ‘Il mio nome è Nessuno’ di Tonino Valerii – prodotto da Leone – s’incrociano tre universi del western: l’hollywoodiano classico, quello degli anni ’60 e l’italiano comico
Giù la testa, il più spietato, lucido, egoistico, radicalmente nichilista dei film di Sergio Leone. Saggio critico di Gianni Canova
L’amplificazione dei ritmi e delle pause trova in C’era una volta il West la sua massima celebrazione e ragion d’essere. Saggio di Roberto Pugliese
E se “Arancia meccanica” fosse il primo metafilm di tutto il cinema postmoderno? Saggio di Marcello Walter Bruno
Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick. Recensione di Paolo Cherchi Usai, in “Segnocinema”, n. 31, 1988
I cancelli del cielo si aprono sull’inferno. Il film è il crack economico più disastroso di tutti i tempi e gode di un efferato ostracismo critico indigeno
Cimino fa sollevare le comunità cinesi d’America per la sua ritrattistica di una mafia gialla che tesaurizza tutta l’iconografia hollywoodiana in materia, da Fu Manchu in poi
The Shining, saggio di Paolo Cherchi Usai. Pubblicato in Segnocinema, n. 1, 1981
Speciale Eyes Wide Shut pubblicato dalla rivista italiana SegnoCinema, Gennaio-Febbraio 2000
Saggio di Marcello Garofalo sull’ultimo film di Sergio Leone, C’era una volta in America. Pubblicato su SegnoCinema, n. 38, maggio 1989.