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Ma mi faccia il piacere – L’editoriale di Marco Travaglio [04/12/2023]

Marco Travaglio commenta con ironia il meglio del peggio apparso sulla stampa italiana nell'ultima settimana
Marco Travaglio

Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Parenti d’Italia
“Atreju è quel posto dove se vai al bagno trovi solo due generi” (social Atreju, festa dei giovani FdI, 30.11). Hanno finito i cognati.

La Ripubblica.
“L’Ucraina, fondamentalmente, è persa. Se il nostro obiettivo è salvare vite umane dobbiamo essere molto chiari: la Russia ha vinto. E questo rende molto urgente una trattativa con la Russia” (Alessandro Orsini, 27.2.2022).
“Le nostre armi: suicidio assistito per l’Ucraina” (Fabio Mini, Fatto quotidiano, 22.6.2022).
“Putin sta vincendo? Non è solo l’Economist a chiedersi se Putin stia vincendo. Lo stanno facendo in molti, a cominciare dai diretti interessati” (Corriere della sera, 3.12.2023).
“La controffensiva è fallita. Kiev si arrocca in difesa” (Repubblica, 3.12.2023).
Ormai Corriere e Repubblica sono un Fatto in ritardo di un anno e mezzo.

Truffe da sbarco.
“Piantedosi: ‘Il modello Albania si può replicare’ ” (Stampa, 30.11).
Mandandoci pure i ministri.

Il vero colpevole/1.
“Roma-Expo, tutti i perché di un flop. Urso contro Conte e Raggi. Tajani: un errore il no alle Olimpiadi” (Corriere della sera, 30.11).
“Conte pontifica su Expo, ma dimentica i no grillini” (Giornale, 30.11).
Ha stato Conte e pure la Raggi, cioè il premier e la sindaca che candidarono Roma all’Expo 2030.

Il vero colpevole/2.
“Fine del mercato tutelato. Per Salvini ‘è un errore’. Schlein: ‘È la tassa Meloni sulle bollette’ ” (Open, 28.11).
“Ma quale tassa Meloni. La fine del mercato tutelato per le bollette è stata decisa da Draghi” (Huffington Post, 30.11).
“La pagliacciata di sinistra e Conte: su Pnrr e bollette ci han venduti loro. È stato il leader grillino ad avviare la pratica del Recovery” (Verità, 30.11).
Ah ecco, volevo ben dire: ha stato Conte.

Fichi Sechi. “Che il M5S sia collaterale alla magistratura militante non fa notizia (i pentastellati sono figli di una cultura giacobina” (Mario Sechi, Libero, 29.11).
La dozzina di indagini sul nulla contro la Raggi sono lì a dimostrarlo.

Di Letta e di governo.
“Lo strappo di Letta. L’ex braccio destro di Berlusconi boccia il premierato” (Stampa, 1.12).
Anche il premierato ha fatto cose buone.

Il perseguitato.
“Nasce il sindacato di destra Rai. Vespa: ‘L’Usigrai mi ha maltrattato’ ” (Foglio, 1.12). Povera stella, è in pensione da vent’anni, conduce due programmi al giorno e guadagna 1,5 milioni l’anno grazie a un contratto da “artista”. Un piccolo fiammiferaio.

Dopodomani.
“Il ruolo politico di Putin è chiaramente finito. Chi verrà dopo di lui?”, “Orsini, sociologo filo-putiniano”, “La Russia è a costante rischio di default sul debito”, “L’equidistanza del Papa sulla guerra non convince più”. “Comunque vada, il fallimento della Russia è già evidente”, “L’esercito di Putin è a corto di forze”, “La controffensiva ucraina segna la fine dell’èra del carro armato”, “Disfatta russa”, “Zelensky può vincere la guerra”, “Arsenali vuoti e alleati alla deriva. La Russia sta perdendo la guerra”, “Dietro la finta tregua di Putin c’è un esercito allo stremo delle forze” (Domani, 24.3, 6.3, 13.4, 15.4, 1.5, 14.5, 17.10, 11.11.2022, 10.1.2023).
“La forza della Russia e la pace da fare presto”, “Il vero sostegno a Putin l’hanno dato i tifosi della guerra a oltranza” (Domani, 2.12.2023).
Tipo il Domani?

Attaccati al tram.
“Per il tram in via Nazionale esposto alla Corte dei Conti”, “Il tram Tva rischia la paralisi: troppi incidenti sul percorso”, “Il 118 contro il tram Tva: ‘Progetto da bocciare’ ”, “Tre incidenti in due giorni: allarme sicurezza per il tram” “Municipio II, faro sul tram: ‘Danni al Museo etrusco’ ”, “Tram, i paletti dell’Anticorruzione”, “L’inchiesta sul tram in via Nazionale. Altolà di Anac al Comune: rischio blocco dell’opera per problemi giudiziari” (Messaggero, 27, 28, 29, 30.11, 1 e 2.12).
E anche ‘sta settimana ci siamo guadagnati la pagnotta.

Comici.
“In un bel saggio Christian Salmon, studioso sopraffino dei populismi moderni, ci ha spiegato cos’è la Tirannia dei Buffoni. Non solo Trump, Bolsonaro e ora Milei. Ma anche l’indiano Modi e il filippino Duterte, l’ungherese Orbàn e l’inglese Johnson, il russo Putin e il turco Erdogan, fino ad arrivare ai campioni tricolore, Grillo e Salvini. Maschere quasi grottesche… giullari della politica, rissosi ma pericolosi” (Massimo Giannini, Venerdì-Repubblica, 1.12).
Se non mancasse Zelensky, si direbbe che i buffoni sono quelli che vincono le elezioni.

Il titolo della settimana/1.
“Mattarella non firma il ddl carne coltivata. Servirà prima l’ok Ue” (Repubblica, 1.12).
“Mattarella promulga il ddl sulla carne sintetica” (Ansa, 1.12).
E pazienza, è andata così.

Il titolo della settimana/2.
“ ‘Se Crosetto parla così, avrà le sue ragioni’, dice Paita (Iv)” (Foglio, 28.11).
Uahahahahah.

Il titolo della settimana/3.
“Stefano Massini: ‘Lavoriamo sull’anima degli studenti’ ” (Repubblica, 27.11).
“Stefano Massini: ‘Evito le etichette e contamino Freud’ ” (Repubblica, 2.12).
Ma guarda, fai un po’ te.

Il titolo della settimana/4.
“Patriarcato. Siamo tutti responsabili”(Luigi Manconi, Repubblica, 29.11).
Ma questo a nome di chi parla?

Il Fatto Quotidiano, 4 dicembre 2023

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