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Diktat

Il termine “diktat” deriva dal tedesco e significa “dettato”. In italiano, è usato principalmente in un contesto politico per indicare un trattato di pace imposto dai vincitori, senza possibilità di negoziare.
Trattato di Versailles - Illustrazione

Il termine “diktat” deriva dal tedesco e significa “dettato”. In italiano, è usato principalmente in un contesto politico per indicare un trattato di pace imposto dai vincitori, senza possibilità di negoziare. Il termine ha una connotazione negativa e può implicare un potere straniero o impopolare.

Etimologia: “diktat” è un termine della lingua tedesca, derivato dal latino “dictātum” che significa “(così) detto”! (participio passato), nato dal Dictatus Papae, documento che tenta di risolvere la lotta tra sacerdozio e Sacro Romano Impero.

L’origine del termine risale al periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale. È stato usato per la prima volta nel 1919 in un giornale francese per descrivere il Trattato di Versailles, che fu imposto alla Germania sconfitta. Il termine richiamava indirettamente il “Dictatus Papae” medievale.

Ecco alcuni esempi di come il termine “diktat” è stato usato:

È stato in particolare riferito dai Tedeschi al trattato di pace che concluse la Prima Guerra Mondiale.
È stato esteso poi anche a indicare il trattato imposto all’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Durante la Guerra Fredda, il termine è entrato nell’uso giornalistico per denunciare i “diktat” politici da parte del governo degli Stati Uniti o quelli militari dell’Unione Sovietica.
Oggi, il termine può essere utilizzato anche per indicare un decreto o un ordine autoritario indiscutibile emanato da un potere rappresentativo.

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