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Michelangelo Antonioni

LʼAvventura (1960)

Note on L’Avventura – by Pauline Kael

LʼAvventura is a study of the human condition at the higher social and economic levels, a study of adjusted, compro­mising man — afflicted by short memory, thin remorse, easy betrayal.

I film di Michelangelo Antonioni: Blow-Up (1966)

Con Blow up Antonioni ci ha dato il suo film più personale, dopo Il grido, quello in cui meglio ci comunica le sue inquietudini di uomo di cinema. («La realtà io l’ho conosciuta fotografandola quando ho cominciato a riprenderla con la macchina da presa, un po’ come in Blow up; in questo senso credo che sia il mio film più autobiografico. È stato proprio fotografando e ingrandendo la superficie delle cose che io ho cercato di scoprire quello che c’era dietro. Non ho fatto altro nella mia carriera».)

Jack Nicholson in Professione: reporter (1975)

I film di Michelangelo Antonioni: Professione reporter (1975)

Quasi privo di musica (un flauto nel deserto, una chitarra nell’ultima inquadratura) Professione reporter è forse il più bel film “muto” degli ultimi cinquantanni, quello in cui meglio viene orchestrata la voce del silenzio. Chi dopo Blow up pensava che Antonioni non sarebbe riuscito a superarsi sbagliava.

Michelangelo Antonioni

Michelangelo AntonioniI: The Playboy Interview (1967)

As the creator of such meticulously crafted and psychologically penetrating films as L‘Avventura, Red Desert and Blow-Up, 55-year-old Michelangelo Antonioni has earned a lofty but controversial niche among cinematic chroniclers of the problems that beset modern man.

Red Desert (1964) by Michelangelo Antonioni - Monica Vitti

DESERTO ROSSO: RECENSIONE DI GIOVANNI GRAZZINI

È il male del secolo, tutti ne siamo affetti. Matti incurabili, l’unico conforto ci viene dal tenere per mano un bambino e dall’avere coscienza della nostra condizione. La colpa di tutto? Innanzi tutto, della civiltà industriale.

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