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Massacro in Nuova Zelanda: Il sospetto ha mischiato morte e disinformazione

Il sospetto ha usato i social media per controllare la narrativa dei media, eliminando allo stesso tempo tutte le risposte preconfezionate e la disinformazione.

OMICIDIO E MANIPOLAZIONE

Il sospetto ha usato i social media per controllare la narrativa dei media, eliminando allo stesso tempo tutte le risposte preconfezionate e la disinformazione.

di Will Sommer, Kelly Weill

Il sospetto nelle sparatorie della moschea neozelandese ha usato la disinformazione per manipolare la risposta dei media e diffondere idee di suprematismo bianco molto tempo dopo che il massacro si era concluso.

Tutto ciò di cui aveva bisogno era un post su un forum, un manifesto sconclusionato, alcuni account sui social media e una videocamera GoPro.

Altri assassini suprematisti bianchi, tra cui l’assassino della chiesa di Charleston Dylann Roof e l’assassino di massa norvegese Anders Breivik, pubblicarono i loro propri manifesti e disseminarono indizi sulle loro motivazioni sui loro social media. Ma il sospetto dell’attacco terroristico di Christchurch è andato molto oltre cercando di controllare la narrativa di ciò che ha fatto.

Riecheggiando ISIS e Al Qaeda, il presunto terrorista Brenton Tarrant ha messo in scena l’attacco per i media, filmandolo e rilasciando il suo messaggio su di esso, più rapidamente di quanto la stampa o le autorità potrebbero verificare. Ha incluso decine di riferimenti nel suo manifesto, definendosi un “ecofascista” e trollando i giornalisti con l’affermazione di essersi ispirato alla personalità conservatrice Candace Owens. A quanto pare l’omicida sapeva che, immediatamente dopo le sparatorie di massa, i giornalisti spesso si trovano di fronte ad una mancanza di informazioni sul sospetto e alla fine compila un quadro completo basandosi su interviste e rapporti confermati.

Gran parte del suo manifesto è stato concepito come una conferenza stampa, affrontando domande da “sostenitori” e “detrattori” immaginari. Invece di affidarsi ai media per dedurre la sua politica attraverso il massacro e i suoi profili sui social media, lo scrittore del manifesto ha risposto a una serie di domande su ogni sfumatura delle sue convinzioni politiche, dal suo approccio al socialismo alle sue opinioni su Donald Trump. Tutte queste risposte sono state inserite tra dozzine di pagine di attacchi meccanici ai musulmani e inviti alla violenza, con gli elementi più recenti del manifesto che garantiscono una più ampia diffusione dell’intero documento.

Il manifesto stesso è pieno di menzioni di eventi storici, attacchi terroristici e ideologia razzista che i lettori potenzialmente simpatizzanti possono inserire nei motori di ricerca. Persino i fucili del sospetto erano coperte da scritte che fungevano da termini di ricerca potenziali, riferendosi a battaglie vecchie di secoli e ai nomi degli assassini anti-musulmani.

Il video in diretta del criminale che uccide le sue vittime è diventato virale dopo la pubblicazione sui social media, replicandosi poi su siti di video e mettendo a dura prova i moderatori presi alla sprovvista dall’attacco. Chiunque fosse interessato alla strage potrebbe scoprire le motivazioni del tiratore attraverso il manifesto che è stato replicato in diversi siti di download per garantire che rimanesse disponibile anche dopo la diffusione della notizia del massacro.

Venerdì mattina, le riprese e il relativo manifesto di accompagnamento avevano scatenato una serie di risse nei media e online. A Donald Trump Jr. è piaciuto un tweet di un YouTuber di estrema destra che ha falsamente affermato che il tiratore ammirasse il comunismo.

Qualcuno con una conoscenza anticipata dell’attacco ha annunciato le uccisioni in anticipo sul forum 8chan, collegando il manifesto e un account Facebook dove ha poi trasmesso in diretta le riprese.

Gli accounts registrati di recente nei social media sono stati pre-caricati di punti di discussione sui suprematisti bianchi. Il manifesto collegato era carico di 4chan meme e riferimenti apparentemente ironici a figure e ideologie contraddittorie che sosteneva di ammirare.

Il manifesto del sospetto includeva anche un ulteriore commento su ciò che stava cercando di realizzare, sperando che la sparatoria di massa avrebbe sollevato tensioni tra la sinistra e la destra e scatenato una guerra civile negli Stati Uniti.

Queste provocazioni includono una menzione, apparentemente trolling, di Owens, una controversa personalità di destra che lavora per il gruppo conservatore del campus Turning Point USA. Lo scrittore del manifesto ha affermato di essere stato influenzato “soprattutto da Owens”, ma che ha dovuto “rinnegare” le sue azioni “estreme”.

L’idea che un suprematista bianco avrebbe idolatrato Owens, che è nero, ne mette in dubbio la credibilità. Come anche l’affermazione secondo cui il sospetto potrebbe effettivamente pensare che Owens, un frequente ospite della Casa Bianca, la cui politica tende al run-of-the-mill Trumpismo, stia chiedendo interventi troppo “estremi” anche per lui.

Ma la menzione è stata sufficiente per scatenare una guerra su Twitter tra Owens e i suoi detrattori, che hanno citato il manifesto come prova che Owens avesse ispirato il massacro. Owens ha twittato che l’idea che lei fosse responsabile degli attacchi l’ha fatta morire dal ridere e ha minacciato di denunciare chiunque avesse detto che fosse responsabile. All’improvviso, gran parte del dibattito online riguardava Owens e se i suoi avversari fossero più interessati alle manipolazioni dell’assassino, piuttosto che all’attacco stesso.

Il massacro includeva anche un riferimento al più grande protagonista di YouTube, il videogamer svedese Felix “PewDiePie” Kjellberg. Parlando durante il livestream, il tiratore ha fatto riferimento a una famosa campagna su Internet per mantenere il canale Kjellberg come il più sottoscritto su YouTube.

“Ricordatevi ragazzi, sottoscrivete a PewDiePie”, ha detto l’assassino.

Per gli spettatori del livestream su 8chan, la menzione di PewDiePie ha contrassegnato l’omicida come un confuso shitposter. Ma è anche riuscito a legare gli omicidi a una delle più grandi star di Internet e ai suoi ammiratori. Kjellberg, che è stato spesso al centro di controversie per alcune battute antisemite , ha twittato di essere “disgustato” dal fatto che l’assassino lo avesse menzionato. Ma il disconoscimento di Kjellberg ha solo dato più notorietà all’assassino e il suo manifesto, questa volta attraverso i 17 milioni di seguaci che Kjellberg ha su Twitter.

Alcune parti del manifesto apparivano completamente serie. Mentre il presunto assassino ha dato ben poche indicazioni che fosse stato radicalizzato da Owens, ha scritto pagine di odio feroce nei confronti di immigrati e musulmani e lo ha dimostrato con gli attacchi a due moschee.

Articolo originario: New Zealand Suspect Mixed Death and Disinformation, The Daily Beast, 15 March 2019

Traduzione dall’inglese: Chris Montanelli

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